Il progetto

Dishabitat è un catalogo di luoghi abbandonati trasfigurati dal tempo.
Abitazioni, cascine, fabbriche che da vivi luoghi cardine dell’economia diventano vuoti contenitori.
Il paesaggio, che solitamente ci attrae per la sua bellezza, si riempie di luoghi d’interesse e di attrazione quando l’obiettivo diventa il suo opposto: collezionare testimonianze della mutazione delle costruzioni con il trascorrere del tempo, quando il degrado non è privo di fascino e i colori assumono tinte estinte.
E’ una caccia al colore sfumato tipico del duro lavoro che gli agenti atmosferici fanno sulle facciate degli edifici. E’ la ricerca del luogo proibito, della storia di chi l’ha vissuto. E’ anche un invito, uno stimolo al riutilizzo delle abitazioni e del suolo su cui sono poste ed un messaggio: riabitare, smettere di violare paesaggi ed utilizzare il territorio come merce di finanziamento per comuni in calo di entrate.

Gianluca Recalcati